ADR NOTARIATO




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L’ADR (Alternative Dispute Resolution) è un metodo di risoluzione delle controversie alternativa al giudizio; nata nei paesi di common law e in v ...
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Pellegrini nella terra del Beato Giovanni Paolo II
PELLEGRINI NELLA TERRA DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II
dal 27 al 31 maggio 2011 con la direzione di S.E. Prof. Giovanni Russo, Luogotenente per l`Italia Sicilia dell`Ordine Equestre S. Sepolcro di Gerusalemme e la guida spirituale del Rev. Giuseppe Damigella, Priore dei Padri Domenicani di Catania.

Da Catania in volo per Varsavia e da qui a Niepokalanow e visita alla Bazylika Mniejsza, Santuario del Beato Massimiliano Maria Kolbe.
Padre Massimiliano Maria Kolbe nacque a Zdusnka Wola, vicino a Lodz, l’otto gennaio 1894. Entrato nel 1907 nel Seminario dei Frati Minori Conventuali, fu inviato a Roma per continuare gli studi ecclesiastici nella Pontificia Università Gregoriana e nel “Seraphicum” del suo Ordine.
Ancora studente, ideò un’istituzione, la Milizia della Immacolata. Ordinato sacerdote il 28 aprile 1918 e tornato in Polonia cominciò il suo apostolato mariano, specialmente con la pubblicazione mensile Rycerz Niepokalanej (il Cavaliere della Immacolata), che raggiunse il milione di copie nel 1938.  Nel 1927 fondò la Niepokalanbw (Città dell’Immacolata), centro di vita religiosa e di diverse forme di apostolato. Nel 1930 partì per il Giappone, ove fondò un’altra simile istituzione. Tornato definitivamente in Polonia si dedicò interamente alla sua opera, con diverse pubblicazioni religiose. La seconda guerra mondiale lo sorprese a capo del più imponente complesso editoriale della Polonia.  Il 19 settembre 1939 fu arrestato dalla Gestapo, che lo deportò prima a Lamsdorf (Germania), poi nel campo di concentramento preventivo di Amtitz. Rilasciato il giorno 8 dicembre 1939, tornò a Niepokalanow, riprendendo l’attività interrotta. Arrestato di nuovo nel 1941 fu rinchiuso nel carcere di Pawiak, a Varsavia, e poi deportato nel campo di concentramento di Oswiecim (Auschwitz). Avendo offerta la vita al posto di uno sconosciuto condannato a morte, quale rappresaglia per la fuga d’un prigioniero, fu rinchiuso in un Bunker per morirvi di fame. Il 14 agosto 1941, vigilia dell’Assunta, finito da una iniezione di veleno, rendeva la sua bell’anima R Dio, dopo aver assistito e confortato i suoi compagni di sventura. Il suo corpo fu cremato» (Padre Ernesto Piacentini, O.F.M. Conv.).

Arrivati a Czestochowa, visita del Monastero di Jasna Gora e del Santuario della Madonna Nera
Il complesso degli edifici di Jasna Gòra è sorto nell`arco di cinque secoli, ma mantiene una singolare compattezza architettonica. Le mura della fortezza costituivano una difesa di quel tesoro di fede e di cultura polacca racchiuso negli edifici. Quattro porte, costruite tra il XVII e XIX secolo, danno accesso al complesso del monastero. La parte degli edifici sacri è la più antica: attorno ad essa altri edfici sono sorti lungo i secoli quasi a corollario.
La Cappella della Madonna (tra il XV e il XX secolo), la Basilica (tra il XV e il XVII secolo) e il Cenacolo (nel XX secolo) costituiscono il centro del santuario. Adiacente il luogo sacro, sorgono le cosidette "Camere dei Re" (XVII secolo) così chiamate perchè adibite ad appartamenti reali per i sovrani pellegrini. Il monastero consta di due edifici a forma di quadrati (XV e XVII secolo), cui sono collegati un lungo braccio (XVII secolo) - che oggi ospita i sacerdoti pellegrini - e l`antico arsenale (XVII secolo).
Fuori le mura perimetrali della fortezza, una splendida Via Crucis di epoca moderna adorna Jasna Gòra.
In occasione del millennio della conversione della Polonia al cristianesimo, il 3 maggio 1966 tutto l`Episcopato fece "l`Atto di Consacrazione della Polonia in Servitù filiale a Maria, Madre della Chiesa, per la Libertà della Chiesa di Cristo". Per quest`atto solenne il Sommo Pontefice Paolo VI volle venire a Jasna Gòra, desiderando, tra l`altro, rendere onore al santuario con il dono di una rosa d`oro. Il goverano comunista, però, non glielo permise.
Il 4 giugno 1979 venne a Jasna Gòra il Primo Papa polacco, Giovanni Paolo II che iniziò il suo pellegrinaggio con queste parole: «Si sta realizzando la volontà di Maria: eccomi! ... Sono qui e ricordo una vecchia canzone dei confederati di Bar: "Siamo servitori di Cristo, servi di Maria!" ... Il servo chiamato da questa terra, preso dai piedi di Jasna Gòra, ove spesso sostavo come voi e che mi ha visto in ginocchio sulla nuda terra come voi spesso state per ore e ore ...»

Proseguendo per Oswiecim visitiamo il campo nazista di Auschwitz e quello di Birkenau
In tutto il mondo, Auschwitz è diventato un simbolo di terrore, genocidio e l`Olocausto. nel 1940, nei sobborghi di Oswiecim, città polacca che fu annessa al Terzo Reich da parte dei nazisti. Il suo nome fu cambiato in Auschwitz, che è diventato anche il nome di Konzentrationslager Auschwitz.  Il complesso dei campi di Auschwitz svolse un ruolo fondamentale nei progetti di "soluzione finale del problema ebraico" - eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio degli ebrei (nel campo, tuttavia, trovarono la morte anche molte altre categorie di internati) - divenendo rapidamente il più grande ed efficiente centro di sterminio nazista. Dal 1979, ciò che resta di quel luogo è Patrimonio dell`Umanita` dell`UNESCO.

Arriviamo a Cracovia, citta` denominata "Museo dei Musei": la Cattedrale, il Castello di Vawel, la Piazza Mercato, la Chiesa di Santa Maria e l`Universita` Jagellonian.

Visita al Santuario della Divina Misericordia a Langiewniki
Il santuario è stato costruito a forma di nave ed è composto da: una parte superiore che può contenere 4 mila fedeli e da una parte sottostante dove tuttora si stanno svolgendo lavori di finimento. Nella parte di sotto si trova la cappella centrale dedicata a suor Faustina e quattro cappelle laterali. Nella cappella della basilica viene custodita l`immagine di Gesù Misericordioso venerata in tutto il mondo. Sotto l`immagine si trovano le reliquie della santa suor Faustina Kowalska. Nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale nel convento visse e morì suor Faustina Kowalska. Lo sviluppo del santuario è fortemente legato alla sua vita e attività. Fino alla seconda guerra mondiale il convento fu un complesso chiuso invece dopo la morte di suor Faustina divenne meta di numerosi pellegrinaggi legati al culto della Misericordia Divina.
“Ecco vengo in questo santuario come pellegrino" (Giovanni Paolo II).

Visitiamo le miniere di salgemma di Wieliczka
La miniera di sale di Wieliczka raggiunge una profondità di 327 metri ed è lunga oltre 300 km. Si possono ammirare statue storiche e figure mitiche. Le più antiche sculture sono state scavate nella roccia di sale dai minatori; dati più recenti sono stati da artisti contemporanei. Anche i cristalli dei lampadari sono fatti di salgemma che è stato sciolto e ricostituito per ottenere un chiaro effetto vetro. Il salgemma è naturalmente grigio in varie sfumature, così che le sculture sembrano di granito grezzo.

A Cracovia, udienza con il cardinale Stanislaw Dziwisz, per 39 anni segretario particolare di Giovanni Paolo II.
"Al momento della fumata bianca - racconta il Cardinale- anch`io ero in piazza San Pietro, vicino al cancello della basilica. Quando il cardinale Pericle Felici pronunciò, in latino, il nome Carolum mi resi conto che stava per accadere l`impensabile. Poi disse: Wojtyla. Urlai di gioia prima di rimanere impietrito finché non sono stato accompagnato dal mio vescovo divenuto Papa".

A Wadowice , citta’ natale di Karol Wojtyla, visitiamo la Basilica ed il fonte battesimale.

Si riparte da Varsavia
Nell’Ottocento Varsavia era conosciuta con il nome di "Parigi del Nord", per i suoi ampi viali alberati e la struttura architettonica classicheggiante e di ampio respiro. Tuttavia, durante la seconda guerra mondiale la città venne quasi completamente distrutta e la successiva ricostruzione ne cambiò sensibilmente il carattere e l`assetto urbanistico. L`aspetto di Varsavia venne caratterizzato indelebilmente dall`architettura del realismo socialista, come emerge da uno dei nuovi simboli della città e principale punto di riferimento spaziale, il Palazzo della Cultura e della Scienza (Pałac Kultury i Nauki, o PKiN), esempio di architettura real-socialista monumentale.


Cliccando sulla foto è possibile vederne l`ingrandimento

Bazylika Mniejska
Padre Massimiliano Kolbe
Immacolata Niepokalanow
Santuario della Divina Misericordia a Langiewniki
Santa Faustina
Monastero Jasna Gora
Monastero Jasna Gora
Il card Wyszynski
La Madonna fra Santi
interno Monastero
interno Basilica
La Conadomini di Caltagirone donata al Monastero
La Nadonna Nera
campo nazista di Auschwitz
le parole non servono
Campo di concentramento Birkenau
miniere di sale a Wieliczka
La fuga in Egitto
il Castello di Wawel
la Cattedrale
Angelo della Giustizia
interno Castello Wawel
Ciesa SS Pietro e Paolo
Universita Jagellonian
Piazza Mercato
Chiesa di Santa Maria
interno
Piazza Mercato
Piazza Mercato
Teatro Nazionale
Porta Barbacane
Barbacane
Barbacane
in udienza col card Stanislaw Dziwisz
La finestra di Karol Wojtyla
Parrocchia di Wadowice
fonte battesimale
Sotto Giovanni Paolo II
Calvaria
in memoria degli ebrei deportati
in memoria deli ebrei deportati
Palazzo della Cultura e della Scienza
Palazzo della Cultura e della Scienza
Statua di Sigismondo
Castello Rosso ricostruito
Cardinale Wyszynski





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