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INDAGINE ANTITRUST: il Notariato istituzione del Paese a tutela dei cittadini, delle famiglie e delle imprese

In merito alla pubblicazione dell`indagine sulle professioni dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il mercato, in attesa di una puntuale verifica della lun-ga e complessa analisi effettuata, sono doverose – dichiara il Presidente Piccoli - alcune immediate puntualizzazioni di principio:
1) va respinta la considerazione di una chiusura alle esigenze dei consumatori e della modernizzazione del Paese, tenuto conto, da un lato che il Notariato ha introdotto la possibilità della pubblicità fin dal 2005, ben un anno prima della Leg-ge Bersani, dall`altro che ha accolto molte delle indicazioni relative al codice deontologico durante il confronto con l`Antitrust, infine che da tempo si confronta con le principali associazioni dei consumatori con reciproca soddisfazione per ridurre al massimo le asimmetrie informative.
2) l`Antitrust si occupa, come è ovvio, di concorrenza e soltanto di concorrenza. Le professioni operano nel campo di quelli che gli esperti di analisi economica del diritto chiamano “beni fiducia” che non consentono al consumatore verifiche nemmeno a posteriori della bontà del servizio ricevuto. Noi non vendiamo un pro-dotto industriale fungibile, ma ogni volta risolviamo un problema complesso e dunque l`equazione “professione = impresa tout court” è del tutto inaccettabile, ancorché non sfugge affatto che le professioni operano anche all`interno del mercato e sono dei soggetti economici. Ma un approccio legato ai puri dati concorrenziali, oltre ad essere meccanicistico e parziale, rischia seriamente di affievolire le garanzie sostanziali per il cliente debole anziché rafforzarle, poiché non tiene conto di una serie di elementi che caratterizzano la prestazione professionale rispetto all’impresa. I danni creati negli Stati Uniti da professionisti ed intermediari senza scrupoli ed in conflitto di interessi (il “virus americano” come l’ha chiamato il Presidente del Consiglio Berlusconi) ne sono prova palese.
3) è dunque del tutto in contraddizione con quello che è avvenuto nell`ultimo periodo continuare a propugnare liberalizzazioni ad oltranza quando in ogni settore ed in particolare da parte del Governo e del Ministro Tremonti, a livello nazionale ed internazionale, si chiedono regole di tutela del sistema e dei cittadini.
4) il Notariato, in particolare, ha un DNA del tutto particolare, che lo qualifica come uno dei regolatori del mercato e che pertanto giustifica deroghe alle regole sulla libera concorrenza proprio perché, come ha detto la Cassazione di recente con la sentenza 9878/08, è “sicuramente da escludere che in relazione all`attività notarile sia ipotizzabile la possibilità di una libera prestazione di servizi in regime di concorrenza da parte di altri professionisti dello stesso Paese o di altri Paesi della Comunità la quale renda incompatibile l`inderogabilità delle tariffe con le menzionate disposizioni della Comunità Europea”. Vanno poi ricordate le ripetute sentenze della Corte di Giustizia dell`Unione Europea che ammettono deroghe alle regole sulla libera concorrenza delle professioni legali, sottolineando il rischio di un peggioramento della qualità dei servizi. Sulla stessa linea è persino la Suprema Corte americana che, in una recente sentenza Leegin Creative Leather Project inc. del giugno 2007 ha stabilito che pratiche apparentemente anticoncorrenziali possono rivelarsi vantaggiose per i consumatori. Va anche ricordato come, per l’esercizio di pubbliche funzioni, il notariato sia stato escluso dalla direttiva servizi e dalla direttiva qualifiche professionali in sede europea e come il Parlamento europeo da sempre sottolinei che la funzione cruciale esercitata dalle professioni legali in una società democratica al fine di garantire il rispetto dei diritti fondamentali, lo stato di diritto e la sicurezza nell`applicazione della legge, esigono norme idonee a tutelarne l`indipendenza, la competenza, l`integrità, la responsabilità dei loro membri e il decoro della  professione con lo scopo di garantire la qualità del loro servizio a beneficio dei clienti e della società in generale nonostante gli apparenti effetti restrittivi sulla concorrenza che ne possono risultare.
5) per queste ragioni il Notariato sottolinea che la professione notarile è al servizio dell`esercizio di una pubblica funzione delegata dallo Stato che necessita di garanzie particolari a tutela dei cittadini, delle famiglie, delle imprese e del sistema economico e giuridico: l’accesso tramite concorso pubblico, che deve garantire una preparazione e una selezione rigorosa all`altezza dei compiti sempre più complessi che l`ordinamento affida al notaio; il radicamento sul territorio; la definizione di un numero programmato garante delle esigenze di indipendenza ed imparzialità; una tariffa certa a garanzia del cittadino per quella parte di attività obbligatoria legata alla pubblica funzione;  le funzioni riservate, che sono volte all`affidabilità dei diritti attraverso la garanzia di pubblici registri che sono a tutela dei cittadini e del sistema. Sotto questo profilo, ad una prima lettura molte delle osservazioni dell’indagine dell`antitrust non sono condivisibili in relazione alla natura particolare della funzione che il notariato svolge.
6) ancora una volta, si tratta di dire alto e forte – lo abbiamo fatto al Congresso di Firenze, ottenendo l’assenso del Ministro della Giustizia Alfano - che il vero problema - di fronte alla globalizzazione, al mercatismo, alle cosiddette semplificazioni – è se si voglia ancora un sistema di legalità e di affidabilità dei diritti che solo i Pubblici Registri possono garantire; oppure no, prendendosene tutti i rischi e tutte le responsabilità. Pare fuori luogo continuare a parlare ad oltranza di liberalizzazioni senza regole quando la storia dimostra come la crisi economica di oggi sia nata proprio dove non esistono regole di controllo preventivo e di imparzialità e tutto il mondo ne invoca l’adozione.”
da CNN Notizie 24 marzo 2009


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